Il fallimento di Windows 10

Windows

Il sito statunitense BetaNews ci va giù pesante contro Windows 10. E pensare che è un sito web che si occupa principalmente di Windows! Secondo una loro analisi, è un disastro dal punto di vista dell’esperienza utente.

Windows 8.x è stato da questo punto di vista un “assoluto disastro”, l’ultimo Windows ha migliorato alcuni elementi ma è tutt’altro che un’esperienza piacevole.

“Detto francamente” scrive il sito, “tutte le persone che usano ancora Windows 7, non hanno tutti i torti”.

Il problema principale riguarda funzionalità legate alla privacy o, meglio, l’assenza di funzioni a tutela della stessa; “la telemetria” (ossia la tecnologia di raccolta dati, ndr), è un buon meccanismo dal punto di vista degli sviluppatori e del sistema operativo ma gli utenti non dovrebbero essere obbligati a partecipare. – Per la miseria – scrive il giornalista – non mi importa se si tratta di meccanismi opt-in o opt-out (con o senza consenso preventivo ndr), ma se l’utente vuole disattivare interamente queste opzioni, deve poterlo fare.

Anche le soluzioni di terze parti che si propongono di eliminare questi meccanismi-spia, non sono funzionali al 100%. Fino a quando non vi scollegate completamente da Internet, non potete impedire a Windows di chiamare casa. È una vergogna e alcuni utenti si sentono trattati come se qualcuno violasse i loro computer.

Altra problematica non ancora risolta è la presenza di due diversi punti per richiamare le Impostazioni di sistema. Microsoft, davvero nel 2017 c’è bisogno di “Impostazioni” e “Pannello di controllo”? Le opzioni devono essere unite prima possibile; dal punto di vista dell’utente è un enorme fallimento.

Peste e corna anche contro le “Live title” (le “mattonelle” dinamiche) opzione che Microsoft secondo il sito farebbe bene a eliminare. Nessuno apre un’app launcher e guarda l’icona per ottenere informazioni. È qualcosa che distrae e non ha senso. Se voglio dettagli sul meteo, apro un’app per il meteo, non mi metto a fissare l’icona per avere informazioni. Aveva forse senso su Windows 8.x dove app con le icone a tutto schermo erano mostrate più spesso ma ora con il più tradizionale ritorno al pulsante Start, non ha più senso.

Microsoft non obbliga più l’utente a usare Edge e Bing ma cerca in vari modi di invogliarvi. Cortana? È un disastro totale, ma se scegliete di usarlo, aprirà quello che volete cercare soltanto usando Edge. Le ricerche vengono eseguite solo usando Bing. In altre parole, l’assistente virtuale ignora le impostazioni relative al vostro browser di default. Perché? Certamente non a beneficio dell’utilizzatore.

Il Windows Store è definito senza mezzi termini “una discarica” con molte delle app “autentiche” indicate come nient’altro che “spazzatura”. Per non parlare dello store stesso, sommerso di app fuorvianti che rendono l’esperienza di ricerca delle app fuorviante. Secondo il giornalista, nessuna delle app presenti sul Windows Store merita di essere installata sui computer degli utenti.

A rendere il Windows Store ancora peggio è Microsoft che ora spinge per Windows 10 S, versione del sistema operativo che consente di eseguire solo ed esclusivamente applicazioni scaricate dal negozio digitale. Francamente, essere costretti a eseguire la variante “S” di Windows, fa sentire l’utente in una prigione, un carcere per il quale si è persino pagato!