Nerdabolario – I termini NERD (volume 4)

Nerd is the new Sexy - Nerdabolario

Nerdabolario

Ogni volta che avrete difficoltà nella comprensione del testo potrete rivolgervi a questa rubrica, troverete una lista di termini oscuri ai più, ma non ai meno.
Proseguiamo quindi la nostra rubrica settimanale con un nuovo volume del Nerdabolario, che prende in analisi i termini dalla C alla D.

Chi è il Nerd?

Fino a qualche anno fa il significato della parola Nerd non era positivo, ovvero un ragazzo decisamente secchione ma incapace a livello sportivo,  ed in modo particolare con le ragazze.
In poche parole uno “sfigato”, il quale teneva un abbigliamento specifico:

  • grossi occhiali con la montatura nera, rotti e tenuti insieme con del nastro adesivo, dopo che qualche bullo lo aveva preso a botte
  • un inalatore spray contro gli attacchi di panico
  • pantaloni dall’orlo alto

Volendo attualizzare il tutto ai giorni nostri oggi potremmo dire che il Nerd ha perso quasi tutto di quanto descritto fino ad ora.
Si potrebbe mantenere il fatto che il nerd non è particolarmente bravo con le ragazze, ma fondamentalmente per un motivo: se può, il suo tempo lo passa al computer di fronte al quale si trova particolarmente a suo agio.
Questo cambio di opinioni e punti di vista riguardo ai Nerd si è avuto grazie alla serie TV  “The Big Bang Theory” che con il motto “Smart is the new sexy” ha messo in nuova luce il mondo dei Nerd.

Continuiamo quindi la nostra rubrica Nerdabolario con nuovi termini nerd!

Input Lag:

A differenza del LAG, che dipende dalla connessione, l’Input Lag è una caratteristica intrinseca della tecnologia delle Tv e introduce un ritardo dei comandi impartiti durante il gioco. È, cioè, il tempo che intercorre tra la pressione di un tasto e l’inizio dell’azione sullo schermo, in poche parole, ed è espresso in Millisecondi (ms). Questo dipende dai filtri che le Tv moderne, LCD e Plasma, applicano in automatico alle entrate digitali, HDMI, per migliorare la resa dell’immagine. Questo processamento delle immagini richiede un certo tempo, la situazione può migliorare, ma non scomparire, con i vari Game Mode che ogni Tv ha tra le impostazioni. L’Input Lag (qui un articolo in inglese sull’argomento, con un video che dimostra bene cosa sia l’Input Lag) non è dichiarato dai produttori di Tv, quello dichiarato nelle schede tecniche (2 ms, 6 ms, 8 ms) è il Tempo di Risposta dei Pixel, ovvero quanto un Pixel ci mette a cambiare colore, questo influisce sul famoso Effetto Scia e sulle Immagini Residue (entrambi si notano molto dai 6 – 8 ms in su). Resta il fatto che i televisori migliori per giocare rimangono ancora oggi i vecchi CRT, a tubo catodico, che però hanno di contro delle diagonali piccole (massimo 32″) e una definizione bassa (576p).

 

Joystick:

È la vecchia “manopola” per giocare con il computer o i cabinati in sala giochi. Ha avuto varie trasformazioni, si è partiti dai primi semplici a 1 o 2 pulsanti fino a quelli con decine di pulsanti programmabili, ovviamente di pari passo con l’evoluzione dei videogiochi e della tecnologia associata.

Con l’avvento delle console il Joystick è stato sostituito dal Joypad (abbreviato in Pad), che al posto della levetta per i comandi ha la “croce direzionale”. Anche in questo caso l’evoluzione tecnologica ha portato alla trasformazione del Pad, aggiungendo tasti azione, levette analogiche per il movimento ecc…ecc…. Alternativa al Pad e al Joystick è l’Arcade Stick (o semplicemente Stick per gli amici) composto da una base massiccia su cui ci sono tra i 4 e gli 8 tasti azione più una leva per il movimento. Lo Stick è quasi esclusivamente relegato all’uso con i picchiaduro, in quanto offre la possibilità di movimenti più veloci e precisi che non il Pad.

 

nerdabolario joystick

Lamer:

Questo è più simile ad un insulto, in quanto è come se ci dicessero che stiamo barando. La frequenza con cui questo termine viene detto/scritto però ci può far pensare di non badarci troppo.

 

LAG:

È un termine che indica il ritardo (LAtency Gap) nello scambio di informazioni in una connessione internet. È un problema noto soprattutto nel gioco online dove il LAG può influenzare direttamente il risultato di uno sconto. Se l’utente che sta giocando ha del LAG potrebbe avere problemi a visualizzare il nemico che ha di fronte e vederlo nella posizione dove si trovava qualche secondo prima spingendolo, in buona sostanza, a sparare al niente, mentre il nemico gli è alle spalle.

Qui un divertente video che spiega bene gli effetti del LAG.

Siccome la madre dei pezzi dimmerda è sempre incinta e partorisce come i topi, ecco spuntare chi è riuscito ad inventare un dispositivo che crea del LAG e lo avvantaggia: il Lag Switch. Sostanzialmente si tratta di un interruttore che collegato ad un preciso filo del cavo Ethernet per la connessione tra la console, o il pc, e il router, introduce un ritardo senza far cadere la connessione. I Lag Switchers si divertono un mondo a “imbrogliare” durante le partite per vincere, chi lo subisce un pochino meno.

Qui un filmato per capire cos’è un Lag Switch, qui invece per apprezzarne gli effetti. Ma mi raccomando, voi a casa non fatelo, il Lag Switch è da perdenti.

 

Live action:

Adattamento cinematografico, con attori in carne e ossa, di un fumetto, un videogioco o un cartone animato. Salvo rari casi (su tutti il pregevole “300“) si tratta di emerite stronzate buone solo per quei fan a un passo dalla dissociazione completa dalla realtà.

Un grazioso esempio a questo link

LOL:

È l’abbreviazione forse più usata anche nell’uso quotidiano di internet (forum, chat, ecc.). In inglese significa “lots of laughs” ed è usato quando ci si diverte, quando quanto abbiamo visto, letto o sentito ci fa ridere copiosamente.

 

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Lootare:

Neologismo, derivato dall’inglese “to loot” (saccheggiare), che sta a indicare la particolare attività, presente spesso nei GDR o negli FPS, del frugare nelle tasche dei cadaveri o all’interno di mobili, casse, etc, alla ricerca di munizioni, armi, oggetti, bonus..insomma attività di sciacallaggio.

Questi oggetti che vengono raccolti, o in generale ogni cosa presente in terra, sul terreno, in un baule, tutto ciò che si può raccogliere, viene pertanto chiamato loot ovvero appunto bottino / malloppo.

 

Manga:

Sono i famosi fumetti giapponesi. Ormai si trovano normalmente in edicola e nelle librerie specializzate, e sono stampati con l’impostazione originale, ossia si leggono da destra verso sinistra sia le tavole che l’intero libretto. I primi a essere importati erano invece riadattati in modo da poterli leggere con l’orientamento occidentale: le tavole venivano ribaltate, “specchiate”, ed erano poi re-impaginati. Inutile dire che questo sistema di ribaltamento portava a errori madornali. Le versioni specchiate si chiamavano Spaghetti-Manga, proprio per far capire che erano stati specchiati per noi occidentali.

 

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MMORPG:

Acronimo che sta per Massive Multiplayer Online Role-Playing Game. Sono quei particolari giochi di ruolo che si svolgono online e vedono impegnati contemporaneamente nello stesso scenario di gioco (solitamente molto vasto) migliaia o, nel caso di titoli di successo, milioni di giocatori.

L’ambiente di gioco è sempre attivo ed è influenzato costantemente dalle azioni, decisioni e comportamenti tenuti dai partecipanti. Inutile dire che alcuni nerd hanno sviluppato esistenze virtuali parallele, solitamente con un tasso di figaggine inversamente proporzionale a quella che hanno nella vita reale. Un esempio su tutti, nonché il MMORPG per eccellenza, è “World Of Warcraft”.

 

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Mob:

Abbreviazione di “Mobile Object”. Inizialmente ogni entità gestita dal gioco (mercanti, animali, mostri) erano considerati mob, proprio a causa del significato stretto.

Successivamente ci si è iniziato a riferire con il termine Mob esclusivamente per indicare i mostri e i nemici controllati dall’intelligenza artificiale del gioco che, una volta ammazzati, droppano il loro loot.

 

Motion Capture:

(o Mo-Cap) Tecnica usata negli effetti speciali cinematografici che consiste nel riprendere un attore che indossa una speciale tuta per la Mo-Cap, costituita da un particolare materiale e delle palline bianche nei punti di articolazione, da varie angolazioni, e inserire questi movimenti in un computer che poi li applica ad un modello virtuale tridimensionale di un personaggio che sarà poi inserito in un film.

Il vantaggio di questa tecnica è che il personaggio virtuale avrà dei movimenti molto realistici, più di quelli che potrebbe elaborare un animatore a mano. La Mo-Cap è la diretta discendente del Rotoscope, tecnica simile, ma applicata ai cartoni animati (“Biancaneve” di Disney ne è un esempio).

Esempi di Mo-Cap sono il Gollum de “Il Signore Degli Anelli” costruito sulle movenze dell’attore Andy Serkis.

Diretta discendente della Mo-Cap è la Performance Capture in grado di riprendere anche le espressioni degli attori e tramutarle in espressioni di personaggi virtuali dando loro ancora più profondità espressiva, un esempio è il recente Avatar di James Cameron, costruito quasi interamente in Mo-Cap e Performance Capture.

 

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Motion Controller:

Con le ultime generazioni di console sono stati introdotti i Motion Controller, ossia controller di gioco che invece di utilizzare tasti direzionali e levette analogiche, sfruttano il movimento del corpo del giocatore. La prima console ad inserirli come mezzo per giocare è stata la Wii, a cui poi sono arrivati, per emulazione, il Move di Sony e il Kinect di Microsoft, quest’ultimo fa affidamento su una telecamera capace di percepire i movimenti del giocatore e riprodurli nel gioco senza alcun supporto fisico nelle mani del giocatore.

Detta così mi rendo conto che sembra una figata, ma non è tutto oro quello che luccica. Il successo dei Motion Controller, non avendo bisogno di particolari abilità o di grande esperienza in videogiochi, è dovuto soprattutto ai Casual Gamers, molto più numerosi degli Hardcore Gamers.


Per questa settimana è tutto!
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