Innanzitutto stabiliamo chi è il Nerd.
Fino a qualche anno fa il significato della parola Nerd non era positivo, ovvero un ragazzo decisamente secchione ma incapace a livello sportivo, ed in modo particolare con le ragazze.
In poche parole uno “sfigato”, il quale teneva un abbigliamento specifico:
- grossi occhiali con la montatura nera, rotti e tenuti insieme con del nastro adesivo, dopo che qualche bullo lo aveva preso a botte
- un inalatore spray contro gli attacchi di panico
- pantaloni dall’orlo alto
Volendo attualizzare il tutto ai giorni nostri oggi potremmo dire che il Nerd ha perso quasi tutto di quanto descritto fino ad ora.
Si potrebbe mantenere il fatto che il nerd non è particolarmente bravo con le ragazze, ma fondamentalmente per un motivo: se può, il suo tempo lo passa al computer di fronte al quale si trova particolarmente a suo agio.
Questo cambio di opinioni e punti di vista riguardo ai Nerd si è avuto grazie alla serie TV “The Big Bang Theory” che con il motto “Smart is the new sexy” ha messo in nuova luce il mondo dei Nerd.
Nerdabolario
Ogni volta che avrete difficoltà nella comprensione del testo potrete rivolgervi a questa rubrica, troverete una lista di termini oscuri ai più, ma non ai meno. Non alla nerd army.
Molti termini che vedrete, derivano da parole inglesi, che sono poi state italianizzate alla bell’e meglio.
Si pensi al termine “grindare”, che usato nei videogiochi di ruolo, significa andare in una zona del gioco, e rimanere lì a uccidere tutti i mostri che arrivano, per accumulare esperienza e far salire di livello il proprio eroe.
Il termine deriva dalla parola “grind” inglese, che significa “macinare”. In americano, “grinding” sta a raffigurare appunto questa cosa di ammazzare nemici uno dopo l’altro, per “macinare” esperienza.
In italiano non si è pensato di tradurla con “macinare”, ovviamente. “Ragazzi, vado a macinare con il mio Elfo” .. capite bene che per il nerd, fa molto più figo italianizzare la parola inglese e quindi .. “Ragazzi, vado a grindare con il mio Elfo”
Altri termini invece, non sono stati italianizzati in questo modo, ma sono rimasti esattamente come sono in inglese, e sono stati pertanto adottati nel nostro vocabolario italiano così come sono.
Questi termini che vedrete, settimana dopo settimana, non si riferiranno solamente al mondo dei videogiochi online (capostipite fu World of Warcraft), ma spazieranno su un ambiente più ampio, sempre inerente al mondo dei Nerd.
Iniziamo quindi questa rubrica, che vedrà ogni lunedì nuovi termini sul suo nerdabolario! Oggi vi proponiamo i termini dalla A alla B.
Achievements:
Sono obiettivi legati ai giochi per X-Box. Compiendo determinate azioni, note o segrete, all’interno di un gioco si sblocca un Achievement di un certo valore. Più l’azione è difficile più l’Achievement vale. C’è una cosa simile anche su Playstation 3, si chiamano Trofei, ma ne parleremo nelle prossime settimane, andando in ordine alfabetico.
Action Figures:
Sono i “pupazzi” da collezionisti. Bamboline costosissime legate in genere ad un franchise cinematografico, fumettistico, o videoludico. Le action figures sono la gioia e la passione di ogni nerd e la disperazione di ogni mamma di nerd. Ce ne sono di diversi tipi: le action figures vere e proprie sono posizionabili, ovvero hanno snodi alle articolazioni per far loro assumere una serie di posizioni; poi ci sono i die cast model che sono i modellini da assemblare e colorare, che una volta assemblati possono essere posizionabili o fissi; le statue che, al contrario delle action figures, sono in posizione fissa.
Aggrare, aggro:
Termine che ritroviamo nei videogiochi.
Significa indurre il nemico virtuale a porre la propria attenzione su di noi. Minore è il livello del proprio personaggio, maggiore è la probabilità di aggrare qualche mostro, il che è male quando ci si trova in zone piene di nemici.
Anime:
Sono i cartoni animati giapponesi. Possono essere originali (OAV Original Anime Video) oppure le trasposizioni animate dei manga. Oggigiorno le serie tv “Anime” sono spesso utilizzate per spingere prodotti come: giochi di carte collezionabili, giocattoli, videogiochi.
Esempi famosi di questo sistema di promozione sono i vari: Pokemon (carte e videogiochi), Yo Gi Ho (Carte), Cavalieri dello Zodiaco (prodotta per spingere i pupazzi).
Ashtag:
È il sempre più frequente # messo prima di alcune parole. L’# sta a Twitter come l’@ a Facebook e serve per “taggare” un post con una parola chiave, quella con prima l’#, per catalogare l’intervento in una determinata categoria e renderlo più facilmente rintracciabile. Online si trovano dei motori di ricerca appositi per cercare parole con l’#.
BEU:
Beat ‘Em Up (Picchiaduro in italiano) è un genere di videogioco che simula un combattimento più o meno verosimile tra 2 personaggi. Esempi famosissimi sono le serie Street Fighters e Tekken. I picchiaduro possono essere 2D, ossia bidimensionali, cioè i personaggi possono muoversi solo avanti e indietro, o 3D, quando possono muoversi anche in profondità. Ultimamente stanno prendendo piede picchiaduro con il sistema “Tag“, ossia ogni giocatore sceglie 2 o più personaggi e li scambia tra di loro durante l’incontro senza alcuna regola prefissata, solo seguendo la propria strategia di gioco. I picchiaduro a prima vista potrebbero sembrare titoli dalle meccaniche banali, in cui basta soltanto schiacciare i tasti a caso, ma in realtà hanno delle regole precise che devono essere studiate in modo approfondito per poter essere padroneggiati.
BG:
Termine che ritroviamo nei videogiochi.
È il battleground, ovvero una zona all’interno della quale ce le si dà di santa ragione tra giocatori. Il gioco World of Warcraft è uno dei principali giochi in tal senso che hanno integrato i BG.
Bloopers:
Termine inglese che indica gli errori “visivi” riscontrati in un film.
Ad esempio un bicchiere che cambia mano o posizione a seconda dell’inquadratura.
Oppure il tizio in jeans e maglione che passa alle spalle di Russell Crowe all’inizio de “Il Gladiatore” quando Russell accarezza il cavallo dopo essere tornato al campo con l’imperatore.
Ci sono fior fiore di siti internet che riportano minuziosamente ogni Blooper riscontrato in ogni film.
I Bloopers non sono da confondersi con le “Gag On Set” che sono gli errori che commettono gli attori recitando.
Bug:
Errore di programmazione del codice sorgente di un programma (sistema operativo, software, videogioco) che in qualche modo ne inficia le funzionalità in modo più o meno grave.
I Bug generalmente possono essere corretti con le patch.
Buttonsmashing:
È una tecnica di gioco che deriva dagli anni ’80 quando in sala giochi c’erano i giochi sulle olimpiadi, in cui si doveva schiacciare forsennatamente i tasti del cabinato per far correre veloce il proprio omino (tipo a ogni pressione del tasto, un passo del corridore).
Oggi quei giochi non ci sono più, però alcuni giocatori (Buttonsmasher) applicano ancora questa tecnica mentre giocano ai picchiaduro. Premono come se non ci fosse un domani i tasti senza alcuna cognizione di causa, spesso accompagnando il gioco con esclamazioni tipo: “Minkia oh, hai visto che mossa?!”.
Il Buttonsmasher in genere non applica alcun tipo di strategia, né sa esattamente cosa sta facendo, se avesse degli zoccoli caprini al posto delle mani la differenza non si noterebbe nemmeno.
Per questa settimana è tutto!
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